Prendere un cane può significare
tante cose, ma di certo significa prepararsi ad accoglierlo adeguatamente. Per
questo, non basta passare da un negozio di animali e comprare cuccia, brandina e
un nuovo collare che "mamma mia questo colore è bellissimo"...
Serve compiere alcuni passi fondamentali che a
priori (capisco) sono difficili da tenere a mente.
In questo post vi reinvio il link
a questa pagina, dove potrete conoscere in cosa è strutturato il corso che
propongo, ma spero non giungiate direttamente alla conclusione che vi voglia
convincere o (peggio ancora) vendere una soluzione, ma continuiate a leggere
quello che ho da dire.
Accogliere il cane significa aver
definito a priori e insieme ai componenti del nucleo familiare le leggi che il
cane dovrà rispettare. Informarsi su come farle rispettare e assicurarsi che lo
facciano tutti, non sono operazioni che si possono imparare con l’esperienza:
quando si ha l’esperienza è ormai già troppo tardi. Coerenza, costanza e disciplina sono diktat
semplici a dirsi ma complicatissimi a farsi. Nella stragrande maggioranza dei
casi l’errore più comune (se di errori si può parlare) è quello di dare per
scontato che il nostro cane si dia regole da solo. Quello del cane che “impara crescendo” in una
sorta di auto-didattico iter di formazione non ben definito è la chimera che
ogni padrone medio ha incontrato. Quindi
nulla di strano, tranquilli.
Una cosa importante da sapere è che il cane ha bisogno di una figura autorevole (non autoritaria, la
differenza c’è) alla quale ricondurre il suo modello di vita. Bene è che gli
altri componenti della famiglia debbano perpetrare quel modello
comportamentale, rendendo autorevole di fatto il “leader” al quale il cane si
rifà. Ho usato “leader” solo perché è una parola come un’altra che esprime un
modello comportamentale al quale anche noi umani ci ispiriamo e seguiamo..
Quindi non attiviamo dibattiti su altre proiezioni mentali che questa parola
attiva (chi ha orecchio per capire, capisca).
L’ autorevolezza deve derivare dalla
consapevolezza di alcune regole e dall’applicazione costante di metodi
correlati. Ed è per questo che, proprio come il cane, la figura autorevole può
avere bisogno di imparare a sua volta. E questo DEVE avvenire.
Che avvenga per mezzo dell'aiuto di una persona esperta e preparata o per mezzo di un interessamento autodidattico la cosa non cambia: il tutto è sempre ben accetto.
Un educatore cinofilo può insegnare alcuni aspetti teorici e pratici che poi devono essere
personalizzati a seconda del cane e delle singole esigenze. Nel mio caso, il corso “primo
cane” permette in poche ore di acquisire quelle semplici conoscenze che fanno
di un semplice proprietario di un cane, un vero e proprio partner perfetto di
una lunga vita in armonia.
Se non siete fra coloro che si
stanno rivolgendo a me, se non per quell’interessamento autodidattico che ho
menzionato poc’anzi, allora voglio essere quello che vi palesa alcuni aspetti
pratici del tenere un cane in piena forma psico-fisica e su cosa è bene sapere prima di
prendere un cane.
Da qui partiranno alcuni post che
potrete seguire con i tag “GUIDA PRATICA AL CANE” e “PRIMO CANE” leggendo i
quali, potrete avvicinarvi al mondo del vostro nuovo amico in maniera più
consapevole. La linea guida, lo dico facendo una smorfia di ovvietà, sarà il
benessere reciproco: 1) Vostro, perché il cane non dev’essere un ennesimo
problema nella vita di tutti i giorni; 2) Del cane, perché ogni cane può
comunicare con voi in maniera insospettabile e merita di essere capito e
coinvolto nella vostra vita nel migliore dei modi.
Allora, pronti?
Commenti
Posta un commento