ALLA RICERCA DEL PERDUTO AMORE
Si sta affacciando sul panorama
italiano e si sta affermando come l’attività che esprime il potenziale di
crescita più alto fra quelle che “utilizzano” il fiuto dei nostri amici a
quattro zampe. Con “si sta affacciando” intendo dire che lo stiamo proprio
facendo nascere e crescere e che già da subito abbiamo esponenti di spicco che
stanno battendosi (magari non facendo a pugni, ma spremersi le meningi è anche
combattere) per l’ideazione di un nuovo sport che nasca dai diktat di una
disciplina seria e utile come una trasmissione di Piero Angela.
La precisazione era doverosa; in
Italia, grazie alla ribalta dei media interessati nei casi di persone
scomparse, ci sono state molti risvolti: alcuni pessimi come le trasmissioni
pomeridiane di Barbara D’Urso o i vari Quarto Grado & Co, altri più belli
ed interessanti come ad esempio il mantrailing.
Ma cos’è il Mantrailing? State
calmi, ora vi spiego: ogni uomo, quando cammina lascia dietro di se una scia di
odori che può essere facilmente raccolta dai cani (quelli a megaolfatto,
particolarmente) e seguita fino a ripercorrere precisamente il tragitto
percorso dall’essere umano. Questa spiegazione è approssimativa e generalista,
non me ne vogliano i padri del mantrailing come Lorenzo Breveglieri, ma è
necessaria per far capire in due parole di cosa si sta parlando. L’utilità è
ovvia: ritrovare le persone scomparse o seguire la pista del fuggitivo.
Mantrailing deriva dalla fusione di “man”= uomo e “trailing”= binario il cui
risultato è “seguire il binario dell’uomo”. A molti può anche non dire niente,
ma un’attività come questa è sorprendentemente utile e versatile anche se è
necessaria molta manualità e dimestichezza nell’uso della lunghina ed una
perfetta simbiosi con il vostro cane. Inoltre, tanto per sfatare altri luoghi o
pensieri comuni, per avviarsi al mantrailing non è necessario:
- - Avere il cane giusto : chiunque può praticare ed insegnare al proprio cane il mantrailing. E non perché sia facile farlo (ci vuole metodo ed una scaletta di difficoltà bene delineata), ma perché il vostro cane, qualsiasi tipologia o razza esso sia, riesce a seguire una traccia olfattiva perché questa è un’attività che ha dalla nascita;
- - Si cercano solo persone: Ebbene sì, la ricerca olfattiva permette di “usare” l’olfatto del nostro cucciolone verso una qualsiasi traccia odorosa utilizzando un qualsiasi oggetto appartenuto alla persona/oggetto/animale da ricercare. La ricerca, va da sé, non è sterile di emozioni; un cane impegnato a seguire la pista o per meglio dire il “trail” della persona ricercata è avvincente ed infallibile.
In definitiva, il mantrailing non
è solo un’attività che presto diventerà sport (rimanete aggiornati nella pagina
CSEN) ma è anche un grandioso passatempo e gioco che può allietare i pomeriggi
con i nostri cuccioli. Il mantrailing inoltre può essere utilizzato
efficacemente per canalizzare l’attenzione del cane su un’attività specifica e
rafforzare il legame con il conduttore.
Se volete avere aggiornamenti sul
mantrailing avrete la possibilità di seguire il mio blog, quindi vedete di non
farvela scappare. Trovare uno stage con chi opera giornalmente con il proprio
cane alla ricerca di persone sospette o disperse (e frequentarlo, of course) è sempre una buona idea
quindi non abbandonatela già prima di considerarla tale. Personalmente, mi
cimento nella disciplina, imparando ogni giorno a migliorare la mia
dimestichezza e sottoponendo i miei cani a sfide sempre più complesse.
Quello
che è facile nel mantrailing rimarrà sempre ritrovare gli occhi innamorati di
un proprietario che vede il suo cane fare cose mai viste.
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